Italiano

Nel corso di potenziamento di italiano, a cura della professoressa Pulejo Giovanna, sono stati trattati i seguenti argomenti:

  • il fumetto
  • il manga

IL FUMETTO

a cura di Claudio Furci

Gli anni Novanta hanno fatto registrare l'invasione delle produzioni giapponesi con
personaggi conosciuti durante il decennio precedente grazie alle versioni animate trasmesse in
televisione come Ken il Guerriero, Lamù e I Cavalieri dello Zodiaco; particolarmente Italia e
America hanno subito influenze già rilevabili sullo stile delle nuovissime generazioni di autori.
Negli anni novanta la produzione di fumetti a larga diffusione ha offerto ben poche novità:
in America la sempre pili pressante esigenza di alte tirature ha allineato, con poche eccezioni, i
contenuti dei fumetti al sensazionalismo della televisione e del giornalismo; in Europa sono stati
riproposti pedissequamente i medesimi personaggi e i medesimi schemi narrativi del decennio
precedente. Tuttavia una nuova schiera di giovani autori, poco conosciuti perché pubblicati solo
in volumi o in riviste a scarsa diffusione, ha dato vita a una produzione matura nelle tematiche e
molto consapevole degli strumenti linguistici del fumetto.
Sebbene siano stati i personaggi dei fumetti creati negli ultimi anni, le circolazione dei
fumetti già noti si è diffusa, tant'è che molti dei principali quotidiani, come «La Repubblica» o il
«Corriere della Sera», hanno iniziato a pubblicare le ristampe dei fumetti più conosciuti in collane
allegate in qualche modo al quotidiano. Contemporaneamente, i personaggi classici del fumetto
hanno invaso le sale cinematografiche. I film su fumetti che hanno riscosso grande successo
sono stati quelli di Batman (1989) e di Dick Tracy (1990) seguiti in anni più recenti da quelli
dell'Uomo Ragno (2002), Hulk (2003) e I fantastici quattro ( 2005).
In Italia, inoltre, si sono finalmente diffusi personaggi femminili come protagonisti di serie
popolari. Una dei personaggi comprimari di Nathan Never, Legs, è diventata protagonista di una
serie autonoma incentrata sulla fantascienza (1994); Julia, invece, è una detective privata (1998),
mentre la serie che ha come protagonista Gea vede come personaggio principale una giovane
adolescente che suona in un gruppo rock (1999).
Dopo il 2000 i più interessanti sviluppi del fumetti si sono generati con la diffusione di
internet. Infatti, è proprio la rete telematica che offre al fumetto, e soprattutto a chi i fumetti li crea,
nuove possibilità di diffusione e di sperimentazione. È possibile, infatti, trovare sulla rete immagini
da scaricare dei propri personaggi preferiti, dei blog in cui si discute di fumetti e anche veri e
propri fumetti fatti apposta per essere pubblicati e venduti tramite internet.                                                                                                      

IL LINGUAGGIO DEL FUMETTO

Il fumetto è un tipo particolare di espressione narrativa costruita da sequenze progressive di vignette. Nel periodo preistorico l'uomo attraverso i disegni sulle caverne raccontava le sue avventure. Il linguaggio del fumetto, è basato su immagini disegnate, esso però riproduce il suono e le parole graficamente. Per sequenza progressiva si intende lo svolgersi del racconto da un inizio a una fine. La vignetta è l'unità significativa del fumetto. E' un riquadro che descrive uno spazio e ciò che vi accade. La scrittura fonetica è la scrittura all'interno del fumetto. Il dialogo è un pezzo di testo verbale inserito all'interno di un immagine. Il lettering è l'operazione di scrittura materiale di testi negli spazio-testo (balloon, didascalie). L'inquadratura è uno degli elementi che formano la vignetta, sul piano del linguaggio è l'unità significativa del segno che la vignetta. Si parla di campo lunghissimo (cll) quando l'ambiente è più ampio e concentrato su un intero paesaggio. Si parla di campo lungo (cl) quando l'ambiente è ampio, ma è concentrato su una zona. Si parla di campo medio quando si presta più attenzione ai personaggi. Si parla di campo totale(ct), quando i personaggi sono parte integrante di un piccolo testo. In generale, le inquadrature lontane vengono utilizzate per una panoramica di un ambiente. Si parla dl piano intero(p) quando il personaggio si vede per intero. Si parla di piano americano quando i personaggi si vedono dal ginocchio in su. Si parla di primo piano (pp) quando i personaggi si vedono dalle spalle in su. Nel primissimo piano (ppp), si vede solo il volto. Si parla di dettaglio (dd) quando si vedono solo gli occhi. Il formato decide il numero delle vignette a seconda dell'ampiezza della superficie di carta utilizzata. Il montaggio è il rapporto tra vignette e racconto. Il ritmo grafico del fumetto è dato dalla sequenza di vignette. I gesti e i dialoghi sono il modo di esprimersi dei personaggi.

· Capelli ritti: terrore, collera

· Sopracciglia inarcate:sorpresa                                                                                                                · Sopracciglia aggrattate: malumore

Il contorno della nuvoletta ha precisi significati:

· Contorno unito: esprime la voce del personaggio                                                                               · Frastagliati o appuntiti: tono di voce alto

 Vi sono altri segni grafici nei fumetti per rendere un'idea o chiarire una situazione. I grafemi invece rendono l'idea del movimento.   

Questo è un fumetto realizzato apposta per questo progetto, creato da Noemi Puliafico

IL MANGA 

a cura di Claudio Furci, Noemi Puliafico e Sarah Bellinvia

Manga è un termine giapponese che indica i fumetti in generale. Un fumetto può essere romantico, sportivo, storico, comico, fantasy, giallo, horror ed erotico. Benché nata in Giappone, questa forma di intrattenimento è stata esportata e tradotta in tutto il mondo, con una platea internazionale molto nutrita. Sono principalmente stampati in bianco e nero, ma non mancano pubblicazioni totalmente a colori. I manga, con le loro figure dai tratti spesso infantili possono far pensare a un prodotto destinato a bambini e ragazzi. Prevalgono dialoghi brevi e le didascalie sono rare. Il manga, in Italia, comincia ad affermarsi agli inizi degli anni novanta. Per il popolo giapponese i manga rivestono un ruolo intellettuale ed economico molto importante, e sono considerati un mezzo artistico ed espressivo non meno degno della letteratura, del cinema o di altri mass media. Nel 1959 la Kadesha lancia sul marcato una delle prime riviste dedicate al mondo dai manga, Shonen Magazine entrando così nel mondo dell'editoria. I manga vengono pubblicati in Giappone inizialmente all' interno di grossi albi, stampati in bianco e nero su carta di scarsa qualità. Tradizionalmente le serie a fumetti giapponesi hanno una conclusione, diversamente a molte serie a fumetti occidentali. Il personaggio immaginario, protagonista di una serie, al termine di essa esce di scena e non viene impiegato in altre serie.

 

                                                 

  


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